San Felice sul Panaro - Chiuso per terremoto dal 20 maggio 2012
La posizione strategica fra le terre modenesi, mantovane, ferraresi e bolognesi e la vicinanza ai centri di Mirandola e Carpi fecero della rocca una fra le più interessanti “macchine da guerra”, baluardo del potere estense in area padana.
“Castrum” citato dal 927, probabilmente sorto per difesa dagli Ungheri, dopo il 1340 passò agli Este di Ferrara che vi costruirono la rocca.
Oggetto di dispute fra i Pio di Carpi e i Pico di Mirandola, fu riconquistato dagli Este che ai primi del ‘400 lo fortificarono.
D’impianto quadrilatero, la rocca si strutturò per fini bellici, con torri angolari e un poderoso mastio; costituiva il cuore del complesso difensivo del borgo, un tempo circondato da un fossato e da mura.
Non fu mai dimora estense, ma sede di guarnigione militare e dei fattori ducali; dal 1870 è proprietà comunale.
Lesionata dal sisma del maggio 2012, è completamente inagibile in seguito al crollo della copertura del corpo centrale e di diverse torri. Anche il bordo medievale è stato gravemente colpito.
Il sisma del maggio 2012 ha reso inagibile l’antica chiesa della Natività della Vergine nella frazione di Rivara; ma, miracolosamente, è rimasto pressoché integro l’organo collocato sulla controfacciata. Costruito nel 1865 da Carlo Comencini di Brescia, è uno degli esemplari più importanti fra gli organi storici della pianura modenese, patrimonio di straordinario valore duramente colpito dal sisma.
L’organo di Rivara, tra i simboli della volontà di rinascita, è stato trasferito presso un laboratorio di restauro e verrà ricollocato nella sua sede dopo il programmato restauro della chiesa.
Città/Località | San Felice sul Panaro (MO) |
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Indirizzo | Via Giuseppe Mazzini, 28 |
C.A.P. | 41038 |
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Telefono | 0535.671.120 / 0535.863.11 |
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data di creazione: | martedì 19 luglio 2011 |
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data di modifica: | venerdì 8 agosto 2014 |